Diagrammi di Nyquist
La funzione di trasferimento di un sistema è una funzione analitica nella
variabile complessa
s=σ+jω che in regime sinusoidale diventa s=jω.
Per un generico valore di ω la funzione diventa, a sua volta,
un numero complesso:
a=parte reale di G( jω)
b=parte immaginaria di G( jω)
Chiaramente il modulo del vettore ( la sua lunghezza ) è data da
mentre l'argomento
Al variare di ω=2πf da zero a infinito, il vettore
G( jω) varia in modulo e direzione.
In questo modo può essere definito un luogo geometrico ( curva ) rappresentativo
della posizione del vettore G( jω) : questa curva è
il diagramma di Nyquist della funzione di trasferimento.
I diagrammi di Nyquist sono dunque, rappresentati su un piano complesso
( piano di Gauss ) dove l'asse delle ascisse rappresenta l'insieme dei
numeri reali, mentre quello delle ordinate rappresenta i numeri immaginari.
facendo variare la frequenza f da 0 a valori molto grandi si costruisce una tabella del tipo:
In molte applicazioni, soprattutto in quelle per lo studio della stabilità di un sistema, non interessa la precisione con la quale viene tracciato il diagramma, ma la sua forma qualitativa in particolar modo l'andamento del diagramma per ω tendente a zero e a infinito.
E' possibile esaminare modulo e fase della funzione, per una specifica
frequenza, anche per via grafica:
una funzione di trasferimento viene in genere espressa attraverso una
funzione razionale fratta nella variabile complessa s.
Ipotizzando il polinomio al numeratore di grado m e quello al denominatore
di grado n,
con n > m, si
è già visto come questa possa essere rappresentata dalla prima forma
canonica
fissato un certo valore di ω=ωo il termine jωo rappresenta un punto sull'asse immaginario e il singolo termine ( jωo-z1 ) può essere rappresentato sul piano complesso da un vettore PQ come illustrato in figura con il punto P coincidente con jωo e il punto Q coincidente con z1.
Il modulo del vettore vale | jωo-z1
| mentre l'argomento è fornito dall'angolo φ che
il vettore PQ forma con l'asse dei numeri reali.
Sulla base di queste semplici considerazioni, si può dire
che per la generica funzione
Alla pulsazione ωo il modulo della funzione di trasferimento è
per quello che riguarda gli argomenti, si è già notato dal tracciamento
dei diagrammi di Bode che mentre gli zeri ( le radici del numeratore )
danno un contributo positivo all'argomento complessivo della funzione,
i poli ( le radici del denominatore ) danno un contributo negativo.
A questa conclusione ci si può arrivare anche notando che i vari termini
del tipo jω-z sono dei numeri complessi che espressi in forma
polare si comportano nel seguente modo:
In pratica, l'argomento complessivo è uguale alla somma degli argomenti
dei termini al numeratore ( zeri ) alla quale si sottrae la somma degli
argomenti dei termini al denominatore ( poli ).
Dal disegno precedente, si vede anche che un polo o uno zero nell'origine
deve sempre dare un contributo di 90°; più precisamente +90° se si tratta
di uno zero e -90° se si tratta di un polo come in questo caso.
Dunque alla pulsazione ωo si ottiene l'argomento della funzione è
Tracciamento qualitativo dei diagrammi di Nyquist
Per eseguire questa operazione, basta seguire alcune regole semplici.
E' importante riferirsi alla funzione di trasferimento posta nella seconda
forma canonica
dove, si è detto, il grado m del numeratore non supera mai, il grado
n del denominatore.
Se poniamo s= jω
[#]
Il diagramma nell'intorno di ω=0 risulta diverso a secondo del tipo di sistema.
Sistema di tipo zero
Nella [#] l'esponente g è nullo. In tal caso ponendo ω=0 ciascun fattore sia il numeratore che il denominatore diventa uguale a 1 e la [#] risulta uguale alla costante reale K, per cui il punto del diagramma polare ω=0 si trova sull'asse reale, si ha
ad esempio se per ipotesi nella
i due zeri sono reali distinti e i due poli sono complessi coniugati, si vede come la somma algebrica dei singoli argomenti sia nulla.
Il diagramma potrà poi partire verso il primo quadrante o verso il quarto quadrante a seconda che lo sfasamento φ( ω) diventi positivo o negativo per ω > 0.
Per poter vedere come varia φ( ω) è opportuno riferirsi alla rappresentazione grafica precedente tenendo presente che i poli e gli zeri sono i reciproci delle costanti di tempo al numeratore e al denominatore della [#] cambiati di segno e valutare lo sfasamento φ per un valore di ω non molto distante dell'origine.
Facciamo un esempio:
abbiamo solo un polo ed uno zero
dalla figura si vede che per ω=0 si ha α=0
e β=0 di conseguenza φ=0 si vede, inoltre,
come aumentando la pulsazione si ha sempre α > β
quindi sarà sempre
lo sfasamento sarà sempre negativo; il diagramma polare partirà dal punto +20 dell'asse reale e con uno sfasamento negativo dovrà effettuare una rotazione in senso antiorario rispetto all'origine degli assi portandosi nel quadrante IV.
Sistemi di tipo uno
Nei sistemi di tipo uno la [#] presenta un termine j al denominatore
che è un numero puramente immaginario. Si è prima visto che un polo
nell'origine fornisce un argomento costante di -90° per qualunque
valore di ω (un numero puramente immaginario ha sempre
argomento o +90° o -90° ) e tale sarà anche l'argomento di φ(0)
della funzione di trasferimento per ω=0 in quanto,
come si è visto per i sistemi di tipo zero, gli altri termini contribuiscono
con un argomento nullo.
Per quanto riguarda il modulo si può vedere che il denominatore
della [#] per g=1 si annulla quando ω=0
e quindi la G( jω) tende a .
Il punto corrispondente del diagramma polare sarà quindi sull'asse
immaginario negativo all'infinito come indicato in figura
Sistema di tipo due
E' caratterizzato dall'avere due poli nulli ( g=2) ciascuno dei
quali contribuisce con uno sfasamento di -90° per cui lo sfasamento complessivo
è pari a 180° per ω=0.
Ragionando come in precedenza si nota come per ω=0 la G(
jω) per effetto dei poli nulli diventa di modulo infinito con
argomento -180° l punto corrispondente al diagramma polare si trova all'infinito
sull'asse reale negativo come indicato in figura.
Per calcolare invece l'andamento del diagramma intorno di occorre tener presente il comportamento di ciascun termine 1+jωT il quale ha un modulo nel caso di T reale:
che per tende a e un argomento che per tende a ±90°.
Si deducono le seguenti regole per
I ] una costante di tempo al numeratore dal luogo ad uno sfasamento
di +90° se positiva e -90° se negativa
II ] una costante di tempo al denominatore dà luogo ad un angolo
di sfasamento pari a -90° se positiva e +90° se negativa.
Quindi se le costanti di tempo sia al numeratore che al denominatore sono tutte positive, come accade nella maggior parte dei casi e se il grado del numeratore m e quello del denominatore n si avrà per uno sfasamento pari a
per
le costanti di tempo al numeratore e
per
le costanti di tempo al denominatore per cui lo sfasamento complessivo
risulta essere
avendo ipotizzato n m lo sfasamento è sempre negativo o al più nullo
per n=m.
Nel caso più comune, con n>m il diagramma polare termina nell'origine
degli assi ( modulo M=0 ) e l'argomento φ determina
la tangente con cui il diagramma tende all'origine, come illustrato in
figura..
Esempio: Disegnare il diagramma polare della funzione
Si tratta di un sistema di tipo zero con poi
n-m=1
La funzione ha un solo polo e lo sfasamento è dovuto solo a quello: l'argomento
sarà sempre negativo.
Il vettore rappresentativo la funzione (in rosso) varia in modulo e in
fase, portandosi per a
modulo nullo ed effettuando una rotazione di
Esempio: Disegnare il diagramma polare della funzione
Anche per questa è
essendo n-m=2
Anche in questo caso si evidenzia come il modulo del vettore |G( jω)| vada azzerando progressivamente il suo modulo per mentre
Esempio: Disegnare il diagramma polare della funzione
Anche per questa è poi
essendo n-m=3
Esempio con un sistema di tipo uno;
questo per effetto del termine jω al denominatore
essendo n-m=3