Flessione
La flessione nei materiali è la deformazione che avviene quando un corpo solido viene sottoposto a una forza che lo piega o lo curva. Questa deformazione avviene lungo la sezione trasversale del materiale e si verifica principalmente nei materiali elastici come il metallo, il legno o il cemento.La flessione può essere causata da carichi esterni, come il peso di un oggetto o una forza applicata, e può portare alla rottura del materiale se la tensione supera la resistenza del materiale.
Un corpo solido è sollecitato a flessione quando il carico applicato
agisce trasversalmente all'asse del solido; quest'ultimo tenderà
a piegarsi per effetto di una coppia di forze o momento flettente.
Il momento flettente, piega un corpo solido per effetto
simultaneo di trazione e compressione.
Consideriamo una trave di lunghezza l, incastrata ad un estremo e sottoposta
ad un carico F.
La forza F, provoca un momento flettente:
che fa insorgere delle tensioni di tipo σ (tensioni di trazione
e compressione) lungo la direzione longitudinale z, nelle aree elementari
dA della sezione (perpendicolari ad essa).
Oltre alle σ insorgono anche delle tensioni tangenziali τ
(giacenti sul piano della sezione trasversale) molto più piccole delle
σ e che possono essere trascurate.
Consideriamo una sezione della trave; sotto l'azione del carico F agente:
gli strati superiori rispetto al baricentro
G della sezione si allungano e quelli inferiori si accorciano.
Si intuisce perciò uno strato in cui non si verificano né allungamenti
né accorciamenti che viene chiamato strato neutro
(n).
Alle estremità della sezione , in corrispondenza della massima deformazione
si ottiene la massima tensione σmax in corrispondenza
dello strato neutro si ha l'asse neutro (n) della sezione, caratterizzato
da deformazione e da tensioni nulli.
Considerando tutte le sezioni σ sulle singole aree elementari dA della sezione A ed indicando con y la generica distanza di ogni area elementare dall'asse neutro si può scrivere la condizione di equilibrio tra il momento flettente esterno e le tensioni interne.
l'allungamento relativo ε di ogni di un generico strato della sezione della trave posto ad una generica distanza y dall'asse neutro vale
dove ρ è la distanza tra il centro di curvatura e l'asse neutro
.
Sostituendo questa relazione nella legge di Hooke σ=ε·E
(con E=modulo di elasticità) si ottiene
che mette in evidenza come gli sforzi in una sezione trasversale variano
linearmente in funzione della distanza y dall'asse neutro.
Sostituendo l'equazione precedente nell'equazione di stabilità
portando le costanti fuori dal segno di sommatoria
con
dove Ix è il momento di inerzia della sezione rispetto all'asse perpendicolare al piano in cui agisce il momento flettente, quindi è
sostituendo questo valore trovato nella legge di Hooke
da questa relazione si deduce che la tensione massima σmax che si instaura nei punti più distanti dall'asse neutro, cioè all'estremità della sezione
si definisce modulo di resistenza a flessione
da cui si ottiene l'equazione di stabilità per la flessione :
la condizione di resistenza a flessione si scrive
Di seguito, sono riportati i moduli di resistenza a flessione rispetto agli assi principali di inerzia (assi baricentrici) di alcuni profili geometrici semplici.
Sezione quadrata di lato l .
Sezione rettangolare di base b ed altezza h .
Sezione circolare piena di diametro d .
Sezione circolare cava di diametro esterno D e diametro interno d.
Sezione ellittica di semiasse minore b (x) e e semiasse maggiore a (y).
Sezione esagonale di lato l.
Sezione rettangolare cava.
Sezione quadrata con foro centrale quadrato.
Sezione quadrata con foro centrale.
Sezione rettangolare orizzontale.
Profilato a croce.
Sezione a doppia T.
Sezione a Z.
Sezione ad U.
(gli assi x ed y sono assi principali di inerzia)
Sezione ad T.
(gli assi x ed y sono assi principali di inerzia)
Sezione ad L a lati disuguali.
(gli assi x ed y sono assi principali di inerzia)