Carico di punta
L'esperienza mostra che quando un corpo solido è molto lungo rispetto alla sua sezione trasversale, se esso viene caricato a compressione, questo corpo può manifestare la tendenza a flettersi.
In questo caso non è più possibile procedere con le equazioni di stabilità a compressione, ma devono essere applicate le formule di Eulero. Tenendo conto che:
P=carico critico (N) che non deve essere superato,
altrimenti subentra la flessione laterale.
E=modulo di elasticità (N/mm2).
J=momento quadratico assiale minimo
della sezione del solido (mm4) .
L=lunghezza del solido.
l=lunghezza libera di inflessione dipendente dai
vincoli.
La formula di Eulero: si distinguono i seguenti casi:
A) Piede incastrato sommità libera |
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B) Estremi incernierati |
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C) Piede incastrato sommità incernierata |
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D) Estremi incastrati |
Si verifica il carico di punta quando essendo
a=minore dimensione della sezione
m=12 (legno)
m=20 (acciaio)
m=10 (ghisa)
m=15 (cemento armato)
In generale le formule per il carico di punta vanno applicate quando L>10·a.
Fra il carico critico P ed il carico applicato F che un solido può sopportare esiste un rapporto di sicurezza
ns=5 per gli acciai
ns=8 per la ghisa
questo se la sollecitazione è statica; se la sollecitazione è dinamica, tali valori vanno quadruplicati.