Concetto di Forza
Le forze sono le cause che cambiano lo stato di quiete o di moto dei corpi.
Gli elementi che determinano una forza sono:
a) il punto di applicazione
b) la direzione
c) il verso
d) l'intensità
Equilibrio di forze
Se due o più forze sono applicate allo stesso corpo esse diventano un sistema
di forze.
Se ad un corpo fermo si applica un sistema di forze tali da non cambiare
il suo stato di quiete si dice, si dice che le forze sono in equilibrio.
Il caso più semplice di equilibrio è quello di due forze con uguale intensità
e direzione ma di verso contrario:
Risultante
Se un carrello viene spinto da due persone che sviluppano rispettivamente
100N e 120N, il mezzo è come se fosse spinto da una forza di 100+120=220N
che viene chiamata risultante delle due forze.
Definizione:la risultante
di un sistema di forze è quell'unica forza che produce lo stesso effetto
di tutte le forze applicate insieme, dette componenti.
Si chiama equilibrante di un sistema di forze la
forza uguale ed opposta alla risultante.
Composizione di forze
Forze coincidenti o collineari
Sono quelle forze che agiscono lungo una stessa direzione.
a) Sono concordi se hanno tutte lo stesso verso.
La loro risultante è una forza che ha la stessa direzione e lo stesso verso
delle componenti e, per intensità, la somma aritmetica delle loro intensità.
b) Sono discordi se hanno versi contrari.
La loro risultante ha la stessa direzione, il verso delle forze maggiori
e l'intensità uguale alla somma algebrica (tenendo conto del segno) delle
componenti.
Composizione di due forze concorrenti
Sono forze che hanno lo stesso punto di applicazione ma direzioni diverse.
La loro risultante si trova con la regola del parallelogramma:
La risultante di due forze concorrenti è data dalla diagonale del parallelogramma
che ha per lati le forze componenti. Sono considerate concorrenti anche
due forze che pur avendo punti di applicazione diversi hanno le loro direzioni
che convergono in uno stesso punto. Per trovare la risultante si disegnano
a parte i due vettori F1 ed F2 e si calcola la risultante col metodo del
parallelogramma:
La linea di azione della risultante passerà per il punto di incontro delle
direzioni delle due componenti, il suo punto di applicazione O si trova
sulla linea congiungente i punti di applicazione delle due componenti.
La risultante è la somma dei due vettori componenti; essa può anche essere
ottenuta applicando le due forze l'una al termine dell'altra, mantenendone
invariati verso e direzione (metodo punta-coda) come indicato:
Nota: se due forze concorrenti formano fra loro un angolo di 90° cioè, se
sono perpendicolari, la loro risultante è l'ipotenusa di un triangolo rettangolo
e quindi si può trovare col teorema di Pitagora.
Per calcolo della risultante di più forze concorrenti si applica questo
metodo in successione, oppure si usa il metodo del poligono delle forze:
Si traccia la spezzata costituita dalle componenti applicate consecutivamente
e si traccia la risultante che va dal punto di applicazione della prima
forza al punto finale dell'ultima forza.
Teorema di Carnot
Può essere usato per il calcolo di due forze concorrenti, conoscendo la
loro intensità e l'angolo α formato fra loro.
ricordando che:
Composizione di forze parallele con lo
stesso verso (cospiranti)
Se ad un corpo sono applicate forze parallele e cospiranti, la risultante,
vale la somma delle due forze, la sua linea di azione sarà compresa fra
le linee di azione delle due componenti, ottenendola col seguente metodo:
si scambia la posizione delle forze invertendo il senso di una delle due,
si traccia la congiungente fra i terminali di queste due nuove forze; il
punto di applicazione delle risultante sarà l'intersezione fra questa retta
congiungente e la retta AB congiungente i punti di applicazione delle due
componenti originarie.
per questo sistema vale la relazione:
La risultante di due forze cospiranti parallele è uguale alla somma delle
intensità delle componenti, ha la loro direzione ed il loro verso e si trova
fra esse a distanza inversamente proporzionale alle loro intensità.
Composizione di forze parallele di verso
contrario
La risultante di due forze parallele di verso contrario vale la differenza
delle loro intensità, ha verso della forza maggiore e si trova dalla sua
parte, in un punto distante dai punti di applicazione delle componenti in
modo inversamente proporzionale alle loro distanze.
vale anche in questo caso la regola: