Amplificatore operazionale : applicazioni non lineari
Un'applicazione lineare ha la prerogativa di soddisfare il principio
di sovrapposizione degli effetti; cioè l'uscita risulta essere la somma
di tutte le uscite che si avrebbero facendo funzionare gli ingressi uno
alla volta.
L'amplificatore operazionale, come il transistor e altri dispositivi può
funzionare anche con modalità di tipo non lineare.
Fra le applicazioni non lineari più importanti, risaltano i cosidetti
circuiti a scatto, in cui rientrano le famiglie dei dispositivi astabili,
monostabili e bistabili.
Questi circuiti hanno come caratteristica la proprietà di avere solo due
possibili stati in uscita. Questi stati possono essere raggiunti in modo
spontaneo o tramite una opportuna sollecitazione esterna. .
Al solito, questi circuiti sono classificati in tre categorie.
1] Dispositivi bistabili : sono caratterizzati
dal fatto di presentare due stati stabili in cui possono permanere
per un tempo indefinito.; il passaggio da uno stato all'altro può
avvenire tramite un'opportuna sollecitazione esterna.
Rientrano in questa categoria i flip-flop.
2] Dispositivi monostabili : presentano un solo stato stabile; tramite una sollecitazione esterna possono commutare verso lo stato instabile, ma dopo un tempo definito tornano allo stato stabile. Sono usati per produrre impulsi singoli di durata prestabilita come temporizzatori; basti pensare ai dispositivi che regolano il funzionamento della lavatrice oppure il circuito che regola la durata dell'accensione della luce interna dell'automobile quando viene aperta la portiera.
3] Dispositivi astabili : commutano automaticamente da uno stato all'altro in modo ripetitivo, con tempi ben definiti. Hanno la prerogativa di non avere un ingresso; basta alimentarli. Sono usati come generatori di segnali a due livelli.
Comparatore con isteresi ( trigger di Schmitt)
E' un circuito a scatto che funziona come comparatore, il cambiamento
di stato in uscita avviene in corrispondenza di due valori di soglia prefissati
in ingresso, può essere annoverato tra i dispositivi bistabili. L'uscita
può, comunque, assumere solo i due valori di saturazione:VOH
e VOL= -VOH, tali tensioni sono assimilabili alle
tensioni di alimentazione VCC. Quindi per un'alimentazione
duale VCC= 15V, avremo VOH=15V e VOL=
- 15V. Per un'alimentazione singola VCC=0/15V avremo: VOH=15V
e VOL= 0V.
Trigger invertente (a ciclo inverso)
Si caratterizza per la presenza di una reazione positiva fra ingresso e uscita. Notiamo come la maglia di uscita possa essere ridisegnata nel modo seguente: Per il principio di sovrapposizione degli effetti avremo:
con
Si individuano le due tensioni di riferimento
Supponiamo che inizialmente Vi>V+ quindi Vo=VOH.
Avremo in questo caso VTH>VTL e chiameremo
D=VTH-VTL. Ipotizzando Vi
Se Vi aumenta, si ha Vo=VOH e
V+=VTH finchè Vi>VTH
( Vi supera VTH ); quando ciò accade Vo
si porta a VOL e V+=VTL.
A questo punto risulta:
Solo una Vi in discesa con Vi
Il principale criterio di progettazione di un trigger invertente è dato
dalla seguente equazione ottenuta sottraendo membro a membro le due precedenti.
che è come dire che il rapporto fra le due resistenze è determinato dall'ampiezza
del ciclo e dalle tensioni di saturazione.
Qui sotto riportiamo il comportamento del dispositivo in relazione ad
un segnale di ingresso periodico e non periodico.
Trigger non invertente (a ciclo diretto)
La sua configurazione più semplice è la seguente:
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti sulla maglia
di uscita avremo:
da cui otteniamo:
Può essere studiato come nel caso precedente del circuito invertente.
Si considera che ora la commutazione avviene per V+=E,
e che se Vo=VOH la commutazione si verifica
per Vi=VTL, mentre se l'uscita è a livello
VOL la commutazione si verifica per Vi=VTH.
Vengono così ottenute le due tensioni di soglia:
Sottraendo membro a membro le due equazioni precedenti avremo:
cioè:
così si scelgono le resistenze e si progetta il dispositivo.
Generatore di onde quadre
In figura è mostrato un generatore di onde quadre (multivibratore astabile)
realizzato tramite trigger di Schmitt
Supponiamo che inizialmente l'operazionale, in uscita si trovi a livello
logico alto, con il condensatore scarico, quest'ultimo inizierà a caricarsi
cercando di raggiungere il valore di tensione VOH; ma quando
raggiungerà il livello di tensione
l'uscita dell'operazionale commuta a livello basso VOL e di
conseguenza il condensatore C inizierà a scaricarsi con andamento esponenziale
tendendo a raggiungere VOL ; appena, però, il condensatore
raggiunge il valore di tensione
l'operazionale ricommuta a livello alto iniziando un nuovo ciclo di carica
del condensatore.
L'equazione che regola i fenomeni di carica e scarica di un condensatore
è la seguente:
dove Vi è la tensione a cui è carico inizialmente il condensatore,
Vf è la tensione a cui il condensatore tende (e tenta) a caricarsi.
Se consideriamo il transitorio di carica:
Vi=VTL Vf=VOH
avremo:
per T=TH avremo:
otteniamo:
moltiplicando e dividendo per -1 l'argomento del logaritmo:
in modo del tutto analogo studiando la fase di scarica:
Vi=VTH Vf=VOL
avremo:
per T=TL avremo
Notiamo che VOH= - VOL di conseguenza VTH=
- VTL per cui avremo TH=TL . Otteniamo
dunque:
per
cui:
Per regolare il ciclo utile, si può usare il circuito in figura;
durante la fase di carica sarà in conduzione solo il diodo D2
per cui ..
durante la fase di scarica sarà in conduzione solo il diodo D1
Circuito monostabile con amplificatore operazionale
A riposo con l'ingresso invertente a massa (cortocircuitato dal diodo
D) l'uscita si mantiene allo stato di saturazione positiva: Vo=VOH.
Normalmente si dimensiona R3>>R2 in modo che RP=R2//R3=R2;
così al terminale non invertente si presenta la tensione:
Nell'ipotesi di applicare in ingresso un impulso negativo si ha istantaneamente
V+<V- e l'operazionale commuta a livello di saturazione
inferiore VOL. Contestualmente al morsetto non invertente si
ha:
il condensatore C non è più bypassato dal diodo e la cella RfC
tende a caricare il condensatore con andamento esponenziale decrescente
fino a VOL.
Quando la tensione ai capi del condensatore raggiunge e supera in
discesa il valore VTL si verifica V+>V-
e l'operazionale ricommuta al livello di saturazione superiore VOH
il condensatore C tenderà a caricarsi alla tensione VOH
alta, ma raggiunta la tensione di soglia del diodo D ( V= 0,5V circa
) il fenomeno di carica si blocca dato che il diodo manda in cortocircuito
il condensatore rimanendo in tale stato finché in ingresso non viene
mandato un nuovo impulso negativo.
Quando sul condensatore si verifica la tensione VTL:
Durata
dell'impulso
Tramite la stessa equazione è possibile determinare il tempo di ripristino
TR.